Che cosa è la 3-A Sanitary Standards?

La 3-A Sanitary Standards è una norma americana che regola la progettazione e la produzione di apparecchiature destinate al contatto con gli alimenti. La 3-A ha come obiettivo la protezione dell’individuo da rischi legati ad una potenziale contaminazione alimentare. Lo scopo primario della 3-A Sanitary Standards è quello di assicurare che tutte la parti che compongono un impianto siano correttamente pulite e sanificate in modo da evitare qualsiasi formazione di cariche batteriche. Il tubo di gomma o in materiale plastico in quanto parte di un impianto è soggetto a questo tipo di valutazione e trova nella norma 3-A capitoli dedicati e specifici metodi di prova.

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La certificazione 3-A Sanitary Standards offre vantaggi superiori rispetto alla FDA?

La rispondenza alla FDA è il primo requisito fondamentale per ottenere la certificazione 3-A. La formulazione della mescola e le prove di migrazione secondo i metodi di prova richiesti dalla FDA (Food and Drugs Administration) devono innanzitutto dimostrare che il materiale è composto da soli ingredienti approvati dalla FDA. La 3-A ha invece come scopo quello di verificare che il materiale sia in grado di resistere a cicli ripetuti di pulizia e sterilizzazione del tubo.

 

Che obiettivo si pone la 3-A Sanitary Standards?

I test per la rispondenza alla 3-A vengono fatti attraverso l’uso di simulanti che riproducono condizioni di pulizia più comunemente usati ma a condizioni accelerate. L’obiettivo è quello di verificare il comportamento della mescola di gomma o del materiale plastico testato a contatto con gli agenti generalmente utilizzati per operazioni di pulizia e sterilizzazione.

 

Alcuni prodotti MTG sono stati testati 3-A Sanitary Standards 18-03 mentre altri prodotti rientrano nello standard 20-27. Che cosa rappresentano questi due standard e perché viene fatta questa distinzione?

In realtà gli “Standards” della 3 A sono molteplici e suddivisi in base a categorie di prodotti. La 18-03 Multiple use Rubber and Rubber-like Materials ad esempio è una particolare norma che ha come scopo quello di testare mescole di gomma e/o mescole di gomma siliconica.
Lo standard 20-27 Multiple use Plastic Materials invece è specifico per le materie plastiche come i perfluorurati.  
Anche se ugualmente complessi, i due metodi di test sono diversi in quanto i materiali sono diversi sia in termini di resistenza chimica, meccanica ma anche di temperatura.

 

Perché lo standard 18-03 Rubber and Rubber-like materials divide i polimeri in classi diverse?

Il capitolo 18-03 delle 3-A Sanitary Standars distingue le mescole di gomma in 4 categorie in base alla loro resistenza chimica e alle temperature.
In particolare le categorie I e II identificano mescole in grado di sopportare più agevolmente alte temperature di utilizzo o di sterilizzazione a vapore, cioè rispettivamente 150° C e 121° C.
A tutte le classi di mescole però è richiesto di resistere ai lavaggi e trattamenti antibatterici con soluzioni chimiche fino a +82 °C (CIP cleaning).
Tutte le mescole devono rispondere positivamente a test con acqua distillata, prove di invecchiamento in aria calda, simulanti a base di contenuto grasso, simulanti a base alcalina e cloro.
Le gomme classificate in categoria I e II devono inoltre superare la prova con acido nitrico, che ha una carica corrosiva superiore agli altri agenti.

 

Che differenza c’è tra i test usati per le gomme e quelli per i materiali plastici previsti dalla norma 20-27?

L’iter di certificazione secondo la norma 20-27 delle 3-A Sanitary Standards, proprio perché destinata a testare materie plastiche, utilizza cicli combinati di sostanze complesse, che hanno una azione ossidante maggiore e contempla inoltre la presenza di acidi con una azione chimica più aggressiva.
Mentre lo scopo della norma 18-03 è quello di verificare le variazioni dei valori meccanici delle mescole di gomma e il loro scostamento rispetto ai valori standard, l’obiettivo dello standard 20-27 è quello di verificare le perdite di peso e lo stato della superficie del materiale plastico: a seconda del tipo di materiale infatti viene stabilito un valore massimo di perdita di peso.

 

Esiste in Europa una norma paragonabile alla 3-A Sanitary Standards americana?

In Europa non esiste una norma analoga, per cui la 3-A Sanitary Standards rappresenta allo stato attuale il solo standard che analizza le caratteristiche di resistenza dei materiali ai processi di sterilizzazione.
Anche il Regolamento Europeo CE 1935/2004 pone l’attenzione sui materiali e oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari e di conseguenza a prevenire una potenziale contaminazione. La CE 1935/2004 però indica delle linee guida generiche senza entrare nel dettaglio cioè non prevede prove e metodi di test specifici per la pulizia e la sterilizzazione dei tubi.

 

Che vantaggi offre la certificazione 3-A Sanitary Standards per chi utilizza il tubo?

Lo scopo della certificazione 3-A è quello di guidare il cliente nella scelta del polimero e di conseguenza del tubo più adatto all’applicazione.
L’obiettivo è di mettere a disposizione dell’utilizzatore dati oggettivi, e di conseguenza comparabili, al fine di fare una valutazione più completa.
La 3-A permette di classificare i materiali in base alla loro resistenza chimico-fisica e di conseguenza la resistenza ai cicli ripetuti di lavaggio, garantendo così una migliore sanificazione degli impianti e una maggiore durata del tubo nel tempo.

 

Per scoprire la gamma di prodotti MTG con certificazione 3-A Sanitary Standards, ricevere copia delle Procedure di pulizia e sanificazione dei tubi o per ricevere consigli sull’applicazione dei prodotti, vogliate contattare l’Ufficio Tecnico di MTG al seguente indirizzo: info@mtgspa.com